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13/10 | San Clemente: tra storia e cultura

LUOGO DELL’EVENTOComune di Vezza d’Oglio – Località San Clemente

 DESCRIZIONE DELL’EVENTO:

 – spettacolo musicale: “LA PRIMAVERA TARDA AD ARRIVARE” – LA GUERRA BIANCA E L’ADAMELLO con Piergiorgio Cinelli ed Ivana Gatti;

– esposizione di artisti locali;

– visita libera alla Chiesa di San Clemente

 DATA E ORARIO DELL’EVENTO: Domenica 13 ottobre
Dalle ore 15.00

 REFERENTI E CONTATTI DELL’EVENTO

Pro Loco di Vezza d’Oglio

Tel. 0364 76131

proloco@vezzadoglioturismo.it

Comune di Vezza d’Oglio

Mattia Rizzi

Tel 0364 779610

info@comune.vezzadoglio.bs.it


Chiesa di San Clemente
La chiesa di San Clemente è tra le più antiche della valle, risale infatti al XII secolo; quasi sicuramente è sorta per servire un ospizio per i pellegrini che percorrevano l’antica strada lungo tutta la Valle Camonica, ancora oggi chiamata Valeriana. Della costruzione originale resta il campanile in pietra viva, con conci a volte tagliati e disposti in modo rozzo, presenta due ordini di bifore cigliate; uno circa a metà, l’altro ad altezza della cella campanaria; la copertura è a cuspide piramidale. La facciata è a capanna, sul portale in marmo, sotto  un affresco nel quale è ancora riconoscibile l’immagine di San Clemente, è incisa la data 1585, che segna la fine dei lavori ordinati da Carlo Borromeo. A lato una finestra, sul cui davanzale sono ancora leggibili due parole incise: “segala” e “fromento”, probabilmente dove i contadini lasciavano le offerte.
L’interno è a una navata, con una tribuna sulla controfacciata, una cancellata in ferro battuto, attribuibile ad artigiani locali, è stata costruita dopo la visita del Vescovo Morosini del 1593, per racchiudere l’altare. La pala d’altare, oggi sostituita da una copia, rappresenta la Madonna con San Clemente e San Martino, del Galeazzi è del XVI secolo. Gli affreschi sulla volta dell’abside rappresentano lo Spirito Santo e San Clemente. Accanto alla cancellata numerosi ex voto dipinti, che testimoniano la devozione per questo luogo, inoltre due lapidi a ricordo dei caduti e dei dispersi di Vezza d’Oglio nelle due guerre e alcuni cimeli. Dal 1973, anno a cui risale l’ultimo restauro della chiesa, il sito è custodito dal locale Gruppo degli Alpini, che ne cura la manutenzione ed il decoro.

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