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TITOLO DELL’EVENTO:
Seconda Guerra Mondiale: la linea difensiva tedesca in Bassa Valle Camonica

LUOGO DELL’EVENTO:
Antico sentiero tedesco, monti di Gianico e biblioteca comunale “G.Mondini”

DESCRIZIONE DELL’EVENTO
Ore 14 ritrovo presso Municipio di Gianico e inizio della camminata “Sulle tracce della linea difensiva tedesca” con guida storica
Ore 20.30 biblioteca comunale “G.Mondini”: incontro dal titolo “Seconda Guerra Mondiale: la linea difensiva tedesca in bassa Valle Camonica – Documenti, immagini, testimonianze”.
Partecipano i ricercatori Franco Comella, Andrea Cominini, Daniele Forloni. Coordina l’incontro Stefano Malosso, giornalista pagine culturali “Bresciaoggi”

DATA E ORARIO DELL’EVENTO: domenica 9 ottobre 2016 (ore 13.30 + ore 20.30)
DURATA DELL’EVENTO: camminata: 4 ore circa / incontro: 1.30 circa

REFERENTI DELL’EVENTO: Stefano Malosso
CONTATTI: 3402428920 stefano.malosso@hotmail.it

DESCRIZIONE SINTETICA DEL BENE O DEL SITO STORICO-ARTISTICO:
L’iniziativa è finalizzata a riscoprire e conservare nella memoria del territorio le tracce dell’attivita dei nazisti nei comuni di Gianico, Artogne, Darfo e Angolo Terme nelle drammatiche fasi dell’occupazione tedesca, attraverso un percorso di rivalutazione degli spazi fisici di quei drammatici anni, ormai dimenticati.
Italiani! Date la vostra opera all’organizzazione Todt per lavori in Italia“: così recitava negli Anni Quaranta la campagna di reclutamento di manodopera organizzata dall’azienda tedesca filo-nazista Todt nel territorio della Valle Camonica. Erano quelli, fatalmente, gli ultimi mesi di una guerra sanguinosa: le forze nazifasciste si apprestavano ad organizzare la ritirata finale, che necessitava di un imponente lavoro di costruzione dei passaggi. L’ultima linea difensiva tedesca, che passava anche attraverso i comuni di Gianico, Artogne, Darfo Boario Terme e Angolo Terme, si componeva infatti di sentieri, bunker, cuniculi segreti, rifugi, magazzini improvvisati per organizzare la ritirata di uomini e armi: la linea difensiva non fu mai terminata, e dopo il 25 aprile fu presto dimenticata. Eppure i segni della storia sono ancora presenti sui monti di Gianico, in attesa di essere riscoperti.