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8 ottobre 2016 | Valle dell'Inferno e Valle dell'Orso: un ecosistema da difendere

LUOGO DELL’EVENTO:
Valle Inferno, monti di Gianico

DESCRIZIONE DELL’EVENTO
Ore 18 Biblioteca comunale G”. Mondini”: inaugurazione mostra fotografica “In cammino dentro un ambiente e la sua storia” di Alessio Domenighini
Ore 20.30 biblioteca comunale “G.Mondini”: incontro “La Valle Inferno, un ecosistema da difendere” con intervento del Dr. Stefano Armiraglio, botanico e curatore di un’importante ricerca sugli ambienti umidi delle montagne di Valgrigna.

DATA E ORARIO DELL’EVENTO: sabato 8 ottobre 2016 (ore 18 + ore 20.30)
DURATA DELL’EVENTO: Inaugurazione: 1 ora / incontro: 1.30 circa

REFERENTI DELL’EVENTO: Stefano Malosso
CONTATTI: 3402428920 stefano.malosso@hotmail.it

DESCRIZIONE SINTETICA DEL BENE O DEL SITO STORICO-ARTISTICO:
Varietà sconfinata di paesaggi, balconi panoramici, valloni profondi, ampie conche,  foreste intricate, torrenti incontaminati, pascoli erbosi, presenza di malghe che parlano la lingua della storia e della cultura alpina: la Valle Inferno è un ambiente da preservare. Una giornata di conoscenza e approfondimento del valore naturalistico, paesaggistico ed antropologico di un’area a protezione speciale situata anche nel territorio del Comune di Gianico.

La Valle dell’Inferno e la vicina Valle dell’Orso appartengono all’Area Vasta Valgrigna.
Sono aree di eccezionale pregio naturalistico, ambientale, faunistico e botanico, tanto da essere classificate come Zona di Protezione Speciale e inserite nei siti di Natura 2000. La Provincia di Brescia ne ha fatto un’area di ripopolamento degli ungulati, cervi, camosci, caprioli. Nella parte più interna delle Valli, sono presenti delle forre che hanno caratteristiche simili alle zone umide tropicali, con una vegetazione di particolare interesse ed anche un’ittiofauna. Pregevoli anche le torbiere, sulla cui presenza diffusa sono stati eseguiti degli studi e finanziate pubblicazioni e mostre. La Regione Lombardia ha promosso nel 2007 un accordo di programma per la valorizzazione dell’area, approvato anche da ERSAF, Comunità Montana, e comuni interessati, tra cui il Comune di Gianico. Tra i punti qualificanti dell’accordo si legge: miglioramenti ambientali e forestali che consentano la salvaguardia di emergenze naturalistiche e la conservazione degli habitat e delle specie presenti.

9 ottobre 2016 | Seconda Guerra Mondiale: la linea difensiva tedesca in Bassa Valle Camonica

LUOGO DELL’EVENTO:
Antico sentiero tedesco, monti di Gianico e biblioteca comunale “G.Mondini”

DESCRIZIONE DELL’EVENTO
Ore 14 ritrovo presso Municipio di Gianico e inizio della camminata “Sulle tracce della linea difensiva tedesca” con guida storica
Ore 20.30 biblioteca comunale “G.Mondini”: incontro dal titolo “Seconda Guerra Mondiale: la linea difensiva tedesca in bassa Valle Camonica – Documenti, immagini, testimonianze”.
Partecipano i ricercatori Franco Comella, Andrea Cominini, Daniele Forloni. Coordina l’incontro Stefano Malosso, giornalista pagine culturali “Bresciaoggi”

DATA E ORARIO DELL’EVENTO: domenica 9 ottobre 2016 (ore 13.30 + ore 20.30)
DURATA DELL’EVENTO: camminata: 4 ore circa / incontro: 1.30 circa

REFERENTI DELL’EVENTO: Stefano Malosso
CONTATTI: 3402428920 stefano.malosso@hotmail.it

DESCRIZIONE SINTETICA DEL BENE O DEL SITO STORICO-ARTISTICO:
L’iniziativa è finalizzata a riscoprire e conservare nella memoria del territorio le tracce dell’attivita dei nazisti nei comuni di Gianico, Artogne, Darfo e Angolo Terme nelle drammatiche fasi dell’occupazione tedesca, attraverso un percorso di rivalutazione degli spazi fisici di quei drammatici anni, ormai dimenticati.
Italiani! Date la vostra opera all’organizzazione Todt per lavori in Italia“: così recitava negli Anni Quaranta la campagna di reclutamento di manodopera organizzata dall’azienda tedesca filo-nazista Todt nel territorio della Valle Camonica. Erano quelli, fatalmente, gli ultimi mesi di una guerra sanguinosa: le forze nazifasciste si apprestavano ad organizzare la ritirata finale, che necessitava di un imponente lavoro di costruzione dei passaggi. L’ultima linea difensiva tedesca, che passava anche attraverso i comuni di Gianico, Artogne, Darfo Boario Terme e Angolo Terme, si componeva infatti di sentieri, bunker, cuniculi segreti, rifugi, magazzini improvvisati per organizzare la ritirata di uomini e armi: la linea difensiva non fu mai terminata, e dopo il 25 aprile fu presto dimenticata. Eppure i segni della storia sono ancora presenti sui monti di Gianico, in attesa di essere riscoperti.

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